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Mondial Motors

VIVERE IL MITO

Nasce da Roberto Ziletti la decisione di far rivivere il glorioso marchio Mondial. Pierluigi Bonino Boselli, figlio del conte Giuseppe Boselli, è entusiasta all'idea di far tornare su strada le moto Mondial e nel 2000 diventa realtà la fabbrica Mondial Spa.

Mondial non ha le dimensioni di una grande industria: pochi uomini, motivati, e macchinari ad hoc, per tecnologia e resa, con una eccellente struttura di progettazione e collaudo.

Si parte con la realizzazione dei prototipi della "Piega" con motore Honda HRC 1000 SP1.

Nel 2002 l'azienda acquisisce un ulteriore slancio trasferendo la produzione nella nuova sede di Arcore, con un nuovo assetto societario, sotto la guida di un nuovo gruppo dirigente. Ci si avvale dell'alta professionalità di Roberto Greco, che diviene capo progetto Mondial, positivamente coinvolto da questa iniezione di forza ed entusiasmi nuovi.

E così, nel rinnovato corso di Mondial Moto, dopo il perfezionamento della Piega, ecco tre nuovi progetti: Piega Evo, RZ Nuda e RZ Starfighter con i tre prototipi presentati nel 2003-2004 al salone di Milano.

Ma a causa dei prezzi particolarmente alti, trattandosi di moto di alta qualità e tecnologicalmente al top, e a causa dell'innovativo sistema di vendita online, non si riesce a reggere la concorrenza di Ducati, MV e Benelli.

La Mondial Moto Spa fallisce alla fine del 2004.

A luglio 2005 il tribunale di Monza vende a Piero Caronni l'intera azienda fallita, con tutti i progetti, il logo, le moto da finire, il magazzino ricambi e il reparto corse. A gennaio 2006 la fabbrica con tutte le moto, le attrezzature e il magazzino ricambi vengono trasferiti a Meda (MB).

Ogni Mondial è montata singolarmente a mano da pochi meccanici, altamente specializzati, per avere la certezza che l'assemblaggio di ogni componente corrisponda alle effettive caratteristiche e standard di qualità.

Ogni Mondial viene sottoposta a controlli accuratissimi e collaudata su strada prima della consegna.

Il primo obbiettivo di Piero Caronni è partecipare al mondiale Super Bike del 2006 .

Vengono elaborate due Piega Super Bike con i motori Honda racing HRC, ma i test invernali evidenziano la insufficiente potenza del motore bicilindrico che non riesce a raggiungere la velocità e l'accelerazione prefissata e non si dimostra all'altezza di gareggiare alla pari con le Ducati.

Piero Caronni decide così di rinunciare alle gare di Super Bike del mondiale 2006 - 2007 .

L'obiettivo per i prossimi anni è quello di trasformare la vecchia fabbrica di Meda in un museo dove mantenere viva la storia delle Bimota e delle Mondial Piega con la conservazione di tutti i vari modelli prodotti.


GALLERIA IMMAGINI

Clicca sull'immagine per aprire la gallery: la Storia di Mondial Motors.

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